Per qualcuno è stato come tornare indietro ai tempi del covid, quando mascherine e tamponi scarseggiavano e i pezzi che arrivavano col contagocce andavano subito a ruba. In molte farmacie si sono riviste scene più o meno simili durante le ultime festività di fine anno con i cosiddetti alcol test: complice l’entrata in vigore (da metà dicembre) delle nuove norme del Codice della strada, tra Natale e Capodanno è scattata una vera e propria corsa all’acquisto di tamponi salivari, da utilizzare dopo cenoni, brindisi e festeggiamenti vari per verificare l’indice alcolemico prima di mettersi al volante. Oppure, nel caso di chi la patente la usa per lavoro (come camionisti o rappresentanti di commercio), per tenere sotto controllo i propri parametri dopo il caffè corretto della mattina o il pranzo veloce in trattoria.
Si sono premuniti davvero in tanti, come riferiscono i numerosi articoli che la stampa locale e nazionale ha dedicato al fenomeno: al quotidiano toscano Il Tirreno, per esempio, il presidente di Federfarma Grosseto, Alfredo Discepoli, ha parlato la settimana scorsa di medie giornaliere di 10-15 clienti che entrano in farmacia per comprare una confezione di alcol test. In molti esercizi, così, gli stock che fino a poco tempo fa si consumavano in un anno sono andati esauriti nel giro di un paio di settimane. E non si tratta di casi isolati: da Como a Bologna, da Milano ad Ancona, fioccano sui giornali servizi e reportage che tamponi introvabili e farmacie rimaste a secco.
Stesso discorso tra i distributori, come Pharmacy Scanner ha potuto verificare con un sommario giro di telefonate. «Confermo, gli alcol test sono andati letteralmente a ruba» riferisce Alessandro Rosso, direttore marketing di Federfarmaco «ma ha inciso il fatto che finora la domanda era bassissima e quindi se ne tenevano pochissimi in magazzino, anche noi. In ogni caso, abbiamo provveduto a ripristinare le scorte quindi la carenza sta già rientrando». Da considerare, poi, che con la fine delle festività una buona parte della domanda dovrebbe sgonfiarsi. «Finito il periodo delle gozzoviglie le vendite caleranno» conferma Rosso «anche se ci sono da mettere in preventivo alcuni ritorni ciclici. Per esempio, con l’arrivo dell’estate, delle gite e delle serate in discoteca, è prevedibile che molti tra i giovani vorranno ricorrere all’alcol test per prevenire fastidi in caso di controlli delle forze dell’ordine».
Inciderà anche la familiarità che con il tempo gli italiani matureranno verso le nuove norme. Come ha fatto notare qualcuno, sulla corsa agli alcol test del periodo natalizio ha pesato la cattiva informazione: in realtà, le nuove disposizioni del Codice della strada non hanno inasprito le sanzioni già in vigore (eccezion fatta per alcuni casi di recidività), né sono state modificate le soglie oltre le quali se si è alla guida si rischiamo multe e sospensione della patente (il tasso minimo resta fissato a 0,5 grammi per litro, come negli altri Paesi europei). Piuttosto, qualche azienda che lavora con corrieri e autisti, potrebbe trovare opportuno fornire stabilmente al proprio personale una dotazione mensile di test per tranquillizzarlo e risparmiagli inutili preoccupazioni sul lavoro. Un mercato di nicchia che una farmacia ben organizzata potrebbe trovare fruttuoso sfruttare.