Iqvia, chiusura d’anno in pareggio per la farmacia che cresce sul 2023 soltanto per i prezzi

Ultimo report dell’anno per il mercato della farmacia che – dice Iqvia – si avvia a chiudere il 2024 senza botti né infamie, con i fatturati che crescono complessivamente del 2,7% e confezioni vendute in perfetta parità con il 2023 (+0%). Tradotto in parole povere, quest’anno il giro d’affari del canale è cresciuto perché gli italiani hanno speso di più (a causa dell’inflazione o di consumi che si sono spostati sui nuovi lanci), non perché hanno comprato di più. In dettaglio: dopo 50 settimane (undici mesi e mezzo), la farmacia sfiora a valori i 25,6 miliardi di euro (+2,9% sullo stesso periodo del 2023), le confezioni vendute oltrepassano i 2,3 miliardi.

Il farmaco etico si conferma il comparto trainante del 2024 con una crescita a valori del 2,1% e a volumi dello 0,8%, mentre il commerciale cresce del 3,4% nei fatturati ma perde l’1,3% a unità vendute. I diversi panieri della libera vendita, tuttavia, tengono andature divergenti: il cura persona somma in undici mesi e mezzo confezioni vendute per oltre 171 milioni di pezzi e cresce del 2,7%, il patient care invece cumula 155 milioni di scatole vendute ma perde sul 2023 il 9,3%. Male anche i nutrizionali, che dopo 50 settimane lasciano sul terreno il 2,3% sull’anno passato in confezioni vendute.

Per quanto concerne i segmenti stagionali, sulle performance di questo inizio d’inverno pesa un’epidemia influenzale nettamente più contenuta dell’anno passato: i prodotti per la tosse crescono in undici mesi e mezzo del 4,8% a valori ma restano perfettamente invariati sull’anno scorso riguardo ai volumi (0%), i prodotti per il raffreddore invece perdono (sempre a volumi) il 5,1% e migliorano soltanto dell’1,2% nei valori. Chiusura d’anno in gran spolvero, invece, per i veterinari, che mostrano incrementi del 7,1% nei fatturati e del 2,5% nelle confezioni vendute.