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Osservatorio Salute di Iqvia: quattro italiani su dieci hanno un’assicurazione sanitaria privata

Consumatore

Sono ormai quattro su dieci gli italiani che dispongono di un’assicurazione sanitaria privata: il 24% ce l’ha perché la fornisce il datore di lavoro, il 16% perché se la paga personalmente. E sono numeri destinati senz’altro a salire, dato che sei italiani su dieci pensano che il Ssn non garantisca sufficiente equità nell’accesso e nell’erogazione delle cure. La fotografia arriva da Iqvia Italia ed è stata presentata da Leonardo Soldati, associate director strategic supplier services, alla IX Convention di Federfarmaco e Federfarma Servizi, che il 19 e 20 novembre ha richiamato a Roma cooperative e società della distribuzione intermedia controllate dai farmacisti.

Nella sua relazione, Soldati ha offerto come di consueto una panoramica del mercato della farmacia – fisico e digitale – e si è soffermato sui principali fenomeni che lo riguardano. Considerati i primi nove mesi dell’anno, ha spiegato, il canale cresce dell’1,9% nell’etico e del 4% nell’area commerciale, mentre la farmacia online mette a segno nello stesso periodo un balzo del 18,4%. Considerati tutti i canali dell’healthcare (quindi anche parafarmacie e gdo), si può dire che i “format” tradizionali tengono soprattutto grazie alla dinamica dei prezzi, perché la crescita a volumi (confezioni vendute) mostra quasi dappertutto il segno meno.

 

Farmacia e altri canali, crescita solo per l’inflazione

 

La stima quindi è che a fine anno il mercato della farmacia dovrebbe chiudere con una crescita a valori attorno al 2,8%, ossia più o meno l’incremento che Iqvia registra per i primi nove mesi dell’anno. Dovrebbe invece mettere a segno un’ultima accelerazione l’e-commerce del farmaco, che le previsioni danno a fine dicembre un punto sopra l’attuale trend di crescita (+19,4%).

 

La spesa out of pocket degli italiani: prevalgono farmaci e prestazioni

 

Ma la fotografia più interessante, come detto, riguarda l’incidenza degli italiani che dispongono di un’assicurazione sanitaria privata: sono ormai quattro su dieci, dice Iqvia, un numero che obbliga la farmacia a prendere nella dovuta considerazione questo potenziale mercato, finora “aggredito” soltanto in modo marginale. Ma più in generale, è tutta la spesa “out of pocket” degli italiani che i farmacisti dovrebbero cominciare a studiare seriamente, soprattutto ora che c’è la farmacia dei servizi. Iqvia, con il suo Osservatorio Salute, fornisce al riguardo indicazioni senz’altro utili: per farmaci e ticket spende di tasca propria il 95% degli italiani (esborso medio all’anno, 231 euro), per una prestazione specialistica l’83% (quasi 308 euro all’anno), per un integratore il 79% (127 euro), per un accertamento diagnostico il 62% (186 euro la spesa media all’anno per individuo). Ne viene fuori un mercato senz’altro interessante, nel quale la farmacia può entrare ma soltanto a patto di coglierne le specificità e tenere nella giusta considerazione il tipo di consumatore che si rivolge alla sanità privata.

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