Si chiama Iaso, la dea della guarigione figlia di Asclepio ed Epione, la holding costituita da cinque farmacisti titolari della provincia di Terni per gestire con una cabina di regia unica le loro farmacie. Tecnicamente sarebbe una catena ma ai diretti interessati, Stefano Monicchi, Alessandro Betti, Francesco Brutti, Andrea Carducci e Stefano Marinangeli, la parola non piace proprio. Anche se Iaso Farmacie Holding detiene il 100% dei cinque esercizi (o per essere più precisi delle srl cui fanno capo) e i soci detengono ciascuno un quinto delle quote della società madre. «L’idea è venuta a due di noi circa dieci anni fa» racconta a Pharmacy Scanner Monicchi, che è anche presidente di Federfarma Umbria «poi la farmacia dei servizi e l’arrivo del capitale hanno confermato quella prima intuizione: occorre che i farmacisti si uniscano per fare massa critica e rispondere così alla concorrenza delle catene e stare al passo con i servizi. Iaso Farmacie Holding, in sostanza, rappresenta una risposta innovativa coraggiosa alle sfide del mercato, un’iniziativa che mette a fattor comune i nostri valori, le nostre esperienze professionali e le nostre storie, per tutelare la funzione sociale della farmacia del territorio».
Le cinque farmacie sono tutte di dimensioni medio-grandi (tra i 200 e i 300 mq), generano un fatturato annuo di circa 2-3 milioni di euro ed entro la prossima primavera verranno vestite con format e insegna del network, che ha sede a Narni Scalo (sempre in provincia di Terni). La holding, in particolare, gestirà gli acquisti, alcuni servizi non professionali (per esempio la cabina estetica) e prenderà alle sue dipendenze i magazzinieri delle cinque farmacie, mentre i farmacisti collaboratori rimarranno in forza alle singole srl.
«Si tratta in effetti di un’esperienza pilota a livello nazionale» riprende Monicchi «continua a far notizia l’acquisizione di farmacie locali da parte di grandi gruppi o di fondi che badano in prevalenza agli aspetti finanziari, noi invece abbiamo deciso di metterci insieme per restare accanto ai nostri clienti, agli abitanti dei nostri quartieri e dei nostri paesi, perché crediamo fortemente nel ruolo sociale della farmacia».
Ambiziosi anche i progetti di business: «Non vogliamo lasciare nulla di inesplorato» continua Monicchi «stiamo allestendo un nuovo laboratorio galenico che si occuperà della preparazione, tra gli altri, di colliri oncologici; lavoreremo intensamente sui servizi, telemedicina ovviamente inclusa; coltiveremo i più importanti mercati della farmacia come la veterinaria, anche per i grandi animali». Nei piani di Iaso Farmacie Holding, infine, c’è già l’allargamento della rete con l’ingresso di altri farmacisti titolari: «Creeremo una “sub-holding” per accogliere chi vorrà condividere il nostro progetto e crede nei nostri stessi valori» conferma Monicchi «per ora cerchiamo all’interno dei confini umbri ma un domani potremo anche guardare più lontano. Non dimentichiamo che il claim della nostra holding è “Stiamo bene insieme”, proprio a enfatizzare la scelta di continuare a lavorare per la salute dei nostri clienti stando insieme a loro, consigliandoli e aiutandoli come abbiamo sempre fatto da tanti anni, con la nostra esperienza, ma anche con amicizia e familiarità».