Salgono a due le “filiali” emiliane di Club Salute, il network che riunisce una settantina di esercizi indipendenti distribuiti principalmente tra Piemonte, Liguria e Lombardia: dopo la Farmacia al Velodromo di via Vittorio Veneto (zona Porto), entrata ad aprile, è ora la volta della Farmacia De Pisis di via Ruffini, due titolari (in uscita da un altro network) e un bacino di riferimento, il quartiere di Borgo Panigale, in prevalenza residenziale. Con quest’ingresso – risalente a metà settembre – e quello subito successivo, concluso nei giorni scorsi a Monza, salgono a 74 le farmacie del network, che per la fine dell’anno dovrebbe crescere ancora dato che sono in corso alcune trattative per nuove affiliazioni.
Crescere e allo stesso tempo consolidare il perimetro sono in effetti le due attività che più impegnano il network, come conferma a Pharmacy Scanner Simone Castelli, amministratore delegato di Club Salute: «Noi stiamo dalla parte delle farmacie indipendenti, non compriamo ma sosteniamo i nostri soci perché rimangano competitivi in questo mercato sempre più concorrenziale. Il nostro obiettivo è avere un circuito solido, collaborativo e allineato all’evoluzione della domanda di salute dei nostri clienti».
Fondamenta per questo l’attività di networking che il gruppo affida a un programma di seminari improntati a temi di carattere imprenditoriale, al quale vengono chiamati addetti ai lavori e professionisti di grido e dove gli affiliati possono confrontarsi e aggiornarsi. È il caso, per esempio, dell’incontro organizzato il 25 settembre nella sede di Club Salute per parlare di gstione del debito e acquisizione di nuove farmacie da parte del titolare: Arturo Saggese, commercialista, e Giampiero Bernardelli, responsabile di Ipso Farma Business United della Banca Popolare di Sondrio, hanno offerto una panoramica degli strumenti finanziari e fiscali cui i farmacisti possono fare ricorso per ristrutturazioni del debito e l’acquisto di nuove farmacie.
«L’idea di proporre un seminario su queste tematiche» riprende Castelli «è arrivata da esperienze maturate da alcuni dei nostri stessi soci e il fatto che il network abbia voluto trarre spunto da un bisogno di approfondimento di alcuni per proporre un’occasione di confronto e aggiornamento per tutta la rete, dà un’idea del modo in cui lavoriamo».
Un altro fronte che è sotto la crescente attenzione del gruppo è la brand awareness, ossia la riconoscibilità del marchio Club Salute: la prima farmacia bolognese del circuito ha già vestito il format del network, la seconda lo farà a breve. «Di solito ci vogliono sei mesi circa dall’affiliazione perché una farmacia adotti il layout della nostra insegna» precisa Castelli «diamo molta importanza alla notorietà del nostro brand anche perché lavora in sinergia con la nostra marca privata, che reca il marchio del network. Puntiamo a una strategia di sviluppo e di crescita sostenibile, siamo una rete che valorizza le competenze e l’esperienza dei suoi affiliati».