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Nel pharma online visite +66% in cinque anni, nel beauty +48%. E cresce la fidelizzazione

Filiera

Dal prepandemia a oggi le visite mensili agli store online di farmacie e parafarmacie sono cresciute in media del 66%, quelle agli e-commerce del beauty del 48%. È il dato che arriva dall’analisi prodotta da Industry e Sellout Garage sulla base di rilevazioni condotte su 13 portali del pharma (Amica Farmacia, DocPeter, eFarma, Farmacia Amato, Farmacia Igea, Farmacia Loreto, Farmacosmo, Farmaè, Farmasave, Llyods Farmacia, Redcare, Saninforma e TuttoFarma) e nove del cura persona (Douglas, Esserbella, Lookfantastic, Marrionnaud, Naima, Notino, Pinalli, ProfumeriaWeb e Sephora).

 

 

In particolare, dice l’indagine, le visite mensili hanno avuto una forte accelerazione nel periodo più intenso della pandemia, cui è seguito un rallentamento nel 2022 e quindi una ripresa nel 2023 e 2024. Gli e-retailer (ossia gli e-commerce di insegne fisiche che continuano a trarre dalle vendite tradizionali la fetta principale del fatturato) hanno sfruttato l’ampiezza del proprio catalogo per consolidare la loro presenza online; i pure player (ossia i siti che invece ricavano dall’online gran parte del loro giro d’affari) si sono concentrati sulla fidelizzazione attraverso forti investimenti pubblicitari e un’attenzione costante al miglioramento dell’esperienza d’acquisto.

 

 

Il traffico verso gli store online del pharma e del beauty privilegia alcune “rotte” rispetto ad altre. Il “direct” – ossia il traffico che raggiunge direttamente gli e-commerce senza passare da altri siti o motori di ricerca – mostra percentuali elevate, indizio di una crescente fidelizzazione dei consumatori (che hanno messo gli store online tra i preferiti oppure hanno memorizzato l’indirizzo internet e lo digitano direttamente nella barra del browser). Le percentuali di traffico da paid search, ossia generato dalla pubblicità a pagamento sui motori di ricerca, rivela un buon livello di investimenti pubblicitari, con esempi di successo come Farmasave (8% del traffico da Google Ads) e Lookfantastic (18%). Da non sottovalutare il traffico generato da newsletter, un canale promozionale efficace per generare sell-out sebbene raccolga percentuali limitate di navigatori. Infine i social media, che rappresentano sempre di più strumenti ottimali per migliorare la reputazione e la brand awareness (conoscenza del marchio) nonostante non generino traffico diretto.

 

 

Quanto al profilo di chi compra online prodotti dell’heathcare e del personal care, l’utente-tipo rimane la donna millennial che si rivolge al digitale per risparmiare tempo e denaro. Preferisce store con un ampio assortimento, promozioni chiare e consegna veloce. Nel 2023, il carrello medio degli acquisti online si è avvicinato a quello dei negozi fisici, con un valore medio di 32 euro per il settore pharma.

«L’analisi» sono le conclusioni di Andrea Longo, direttore della ricerca di Sellout Garage «evidenzia che l’e-commerce è destinato a diventare una componente sempre più essenziale del retail nei settori pharma e beauty. Tuttavia, e-retailer e pure player hanno ancora sfide significative da affrontare. Solo il 20% degli store pharma dispone di un’app mobile e solo il 20% offre un servizio ottimale su smartphone. Situazione simile per gli store beauty. Investire in app mobile e migliorare l’esperienza di navigazione da smartphone rappresenta un’opportunità cruciale per incrementare ulteriormente le performance. Le aziende che riusciranno a migliorare l’esperienza online, investire in pubblicità efficace e fidelizzare i consumatori avranno un vantaggio competitivo significativo».

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