Nella cosmetica la farmacia tende progressivamente a proporsi come un canale specializzato, con un’offerta sempre più polarizzata sui due segmenti dei prodotti per la cura del viso e del corpo – che ormai coprono assieme più del 50% delle vendite – a discapito di altre categorie come trucco e soprattutto igiene, che sembra perdere le quote di mercato acquisite durante il lockdown. L’analisi arriva dal Rapporto 2024 di Cosmetica Italia ed è stato presentato mercoledì scorso (24 giugno) in occasione dell’Assemblea annuale dell’associazione produttori. Da tempo ormai la pubblicazione – curata come di consueto dal Centro studi di Cosmetica Italia – non offre soltanto consuntivi e statistiche di mercato ma propone anche analisi sulle abitudini di acquisto e sui consumi, che meritano di essere studiate per cogliere tendenze ed evoluzioni del pubblico.
Cosmetici, canali ed evoluzione (mln di euro)
Cominciamo con una fotografia dell’ultimo anno: le vendite di cosmetici nel canale farmacia ritornano ai trend del periodo pre-covid con una crescita che nel 2023 raggiunge il +7,5% (rispetto all’anno precedente) sfiorando i 2,1 miliardi di euro di fatturato. Le proiezioni, poi, fanno stimare per il 2024 un’ulteriore crescita (del 7,2%, che porterebbe il giro d’affari del canale a 2,2 miliardi) a conferma dei buoni segnali registrati in questa prima parte dell’anno.
Vendite in farmacia, la segmentazione (mln di euro)
Come già anticipato, nel 2023 la farmacia mostra un rafforzamento della specializzazione in prodotti per la cura di viso e corpo (+10,7 e +6,3% rispettivamente), a fronte di una contrazione del segmento igiene (in particolare corpo e bocca). Ma nel 2023 si riduce anche l’incidenza del canale sul mercato della cosmetica nel suo insieme, che dal 18,5% del 2020 scende al 16,7%. In controtendenza le catene di farmacie, reali e virtuali, che – dice il Rapporto annuale, «evidenziano performance sopra la media soprattutto per quanto riguarda il centronord Italia». Altro fenomeno che ha soffiato sulla crescita delle vendite di cosmetici in farmacia la multicanalità: in soli 4 anni, la quota di mercato delle farmacie online cresce dal 3,4% del 2019 al 9,9% del 2023, a scapito delle farmacie fisiche che invece vedono calare la loro share dal 77,3% al 70,7%.
Cosmetica, canali pharma: l’evoluzione delle quote di mercato
Anche la parafarmacia mostra una progressiva specializzazione verso i segmenti cura corpo e viso: nel 2023, infatti, le due categorie coprono assieme oltre il 58% del venduto, mentre nei corner gdo la polarizzazione risulta meno spiccata (49%) e a generare la quota più importante delle vendite sono invece cura capelli e igiene orale.
Al di là degli spostamenti tra canali di quote di mercato a causa della pandemia e delle nuove abitudini i consumo, non si può negare – osserva il Rapporto – «un rafforzamento del canale farmacia sull’investimento cosmetico e sulla specializzazione degli addetti alle vendite. A questo si aggiunge un sempre più stretto legame tre imprese e farmacisti, che investono sinergicamente sull’identità della farmacia, sul posizionamento e sui clienti, contrastando la leva inflattiva che, mediamente, si è attestata su livelli inferiori al 4%».
Per finire, sempre i tema di cosmetica in farmacia le rilevazioni del Centro Studi mostrano una «significativa evoluzione» della comunicazione in ambito dermocosmetico, in particolare per categorie che fino a pochi anni fa erano relegate a specifici segmenti di consumo: una su tutte l’anti-age che, dice il Rapporto, ha velocemente abbracciato i temi legati all’inclusività spostando la narrazione dalla prevenzione dell’invecchiamento della pelle alla valorizzazione del proprio sé attraverso un immagine sana e naturale.