Iqvia, delude anche la settimana 43: il giro d’affari cala di un punto, pezzi venduti -4,7%

Riserva al mercato della farmacia numeri deludenti anche la 43ª settimana del 2023, quella che va dal 23 al 29 ottobre: su base annua (cioè rispetto agli stessi sette giorni dell’anno precedente) il giro d’affari mostra infatti una contrazione di un punto percentuale, cui corrisponde una perdita del 4,7% nelle confezioni vendute. È quanto riferisce il report con cui Iqvia aggiorna cifre e andamento del canale all’ultima settimana di ottobre: in dieci mesi il canale totalizza un giro d’affari di 21,3 miliardi di euro, pressoché stabile sul 2022 (+0,4%), le confezioni vendute invece sono poco più di due miliardi, in calo del 4,3% su base annua.

La settimana 43 è due volte negativa anche per il farmaco etico, che perde l’1,7% a valori e il 3,3% a volumi portando così il progressivo annuo a +1,6 e -0,3% rispettivamente. Va appena meglio al comparto commerciale della farmacia, che chiude i sette giorni con un giro d’affari pressoché invariato (-0,1% su base annua) e confezioni vendute in forte calo (-6,9%); nei dieci mesi, di conseguenza, il cumulato mostra una perdita dell’1,2% a valori e del 10,1% a volumi. Continua invece a distinguersi per vitalità il paniere del cura persona, che nella settimana guadagna il 4,9% a valori e l’1,9% a volumi e sui dieci mesi fa registrare una crescita del 7,7 e del 3,3% rispettivamente.

Bene anche il dermocosmetico (fatturato +3,4% e confezioni vendite +5,2% , per un progressivo su base annua che arriva a +8,9 e +6,3% rispettivamente) e il segmento dei lassativi a base di fibre (+9,1 e +3,6% gli incrementi a valori e volumi nella settimana), male invece il gruppo vitamine-integratori (-1,0 e -7,3% la contrazione in valori e volumi nei dieci mesi) e il segmento degli autotest diagnostici (fatturato -61,4% e confezioni vendute -59,7/, sempre nei dieci mesi). Per quanto riguarda le categorie stagionali, tende progressivamente a spegnersi la domanda di antistaminici (quest’anno penalizzati dai capricci del tempo: +0,2% in valori e -4,4% in volumi rispetto al 2022) e fa fatica invece a partire la domanda di prodotti contro la tosse, che 8 anni fa volava sulla spinta di un’epidemia influenzale anticipata: nella settimana 43 il fatturato fa -14,5% e le confezioni vendute -18,3%.