È la storica Farmacia Centrale di Verona, fondata 95 anni fa e ubicata da più di sessanta nella centralissima piazza Erbe, l’ultimo “pezzo pregiato” acquistato da Hippocrates, la holding milanese guidata dai CEO Davide Tavaniello e Rodolfo Guarino. Circa 300 mq di superficie tra area commerciale, magazzino e uffici, la farmacia è conosciuta dalla stragrande maggioranza dei veronesi ma è un punto di riferimento apprezzato anche dai tantissimi turisti che visitano la città, i quali rappresentano il 40% della clientela.
A vendere i due farmacisti titolari, i fratelli Luca e Roberto Signorini, la terza generazione di una famiglia che in quasi un secolo ha fatto crescere la propria impresa da un piccolo esercizio di provincia a una delle principali farmacie del capoluogo. «Il nostro nonno l’ha aperta fuori città nel 1928» spiegano i due fratelli a Pharmacy Scanner «nostro padre è subentrato nel ’54 e dal ’60 ha trasferito la sede in piazza Erbe dove si è poi allargata; noi abbiamo rilevato il testimone nell’87 continuando il suo impegno nell’omeopatia e nella fitoterapia e investendo sull’online».
Oggi l’e-commerce rappresenta una quota importante dell’attività e genera una quota rilevante del fatturato: «Vendiamo dal nostro sito e anche da Amazon» raccontano i due fratelli «che è una vera potenza e ci ha consentito di raggiungere anche un’importante quota di clientela estera. Quando abbiamo cominciato a vendere online facevamo una decina di invii alla settimana, oggi gestiamo in media un centinaio di ordini al giorno, integratori e cosmetici in massima parte. Si può dire che di fatto abbiamo quattro negozi: e-commerce, cosmetica, naturale e farmacia».
Nella foto: i titolari della Farmacia Centrale di Verona, Luca e Roberto Signorini, con il padre.
La decisione di vendere è conseguenza diretta delle scelte di vita per cui ha optato la quarta generazione della famiglia: «Assieme contiamo sei figli» osservano Luca e Roberto Signorini «due hanno deciso di studiare Farmacia ma nessuno è attirato dal lavoro al banco, hanno voluto fare altro. E così, qualche mese fa abbiamo tirato le somme: non avevamo più nessuno per cui andare avanti, era arrivato il momento di goderci il meritato riposo dopo aver lavorato sette giorni su sette per tanti anni».
Sono arrivate diverse offerte, quella di Hippocrates è risultata la vincente. «Ci è piaciuta l’umanità e l’empatia che contraddistingue il gruppo» spiegano i due fratelli «ci hanno garantito il mantenimento dei livelli occupazionali (la farmacia conta 19 collaboratori, la metà dei quali farmacisti, ndr) e la continuità delle scelte professionali, che puntano sul consiglio professionale e su reparti come omeopatia e integrazione. Insomma, la farmacia continuerà a essere un riferimento per buona parte dei veronesi rendendo merito al lavoro che abbiamo portato avanti con il nostro team per tanti anni».
«Siamo entusiasti della fiducia accordataci da Luca e Roberto, fondata su una visione condivisa della farmacia» aggiunge Rodolfo Guarino, co-ceo di Hippocrates Holding «Luca e Francesca Signorini (figlia di Roberto) continueranno a lavorare con noi per assicurare ulteriormente alla farmacia la continuità gestionale. Abbiamo grande rispetto per il lavoro che hanno fatto e vogliamo avvalerci della loro esperienza».
Con questa acquisizione, diventano cinque le farmacie veronesi del gruppo e una novantina quelle distribuite in Veneto, la seconda regione in termini di presenza del gruppo dopo la Lombardia. «Contiamo di arrivare a fine anno a 400 farmacie in gestione» prosegue Guarino «per un incremento quest’anno di circa cento esercizi. È una cifra di tutto rispetto; soprattutto in un anno come questo caratterizzato da profonde incertezze e aumenti protratti del costo del denaro. Siamo già al lavoro per alimentare la nostra pipeline in modo da mantenere lo stesso volume di acquisizioni anche nel 2024 e guardiamo con ottimismo al nuovo anno».