Messa alle spalle l’emergenza pandemica, gli italiani tornano a frequentare stazioni e treni (presenze 2022 +40% rispetto all’anno prevedente, secondo il gruppo Fs) e a beneficiare di questo progressivo ritorno alla normalità ci sono anche le farmacie che sfruttano il traffico rappresentato da pendolari, viaggiatori e turisti. È il caso della filiale Boots della Stazione Centrale di Milano, che nei giorni scorsi ha riaperto con un lay out rinnovato e allineato al format della catena: dall’insegna al category, dalla comunicazione in store agli arredi, lo standard è quello del concept italiano di Boots, con un’attenzione in più al particolare pubblico che frequenta la Centrale. Si tratta, ovviamente, di una clientela in massima parte di passaggio, che – secondo alcune ricerche – rimane nella stazione una mezz’ora circa (in media). Di qui la scelta di organizzare gli spazi interni per dare risalto alle categorie dell’healthcare come gli integratori (con un’esposizione strutturata per bisogno, in modo da dare ampia leggibilità agli scaffali) e un reparto beauty fornito di una propria cassa – per distribuire i clienti e ridurre eventuali attese – con una larga scelta di brand inclusi i marchi esclusivi di Boots (No7, Soap & Glory).
Farmacia Boots della Stazione Centrale, prima e dopo la brandizzazione
Sempre per lo stesso motivo, è stato dato spazio particolare ai prodotti per la consulenza pre-viaggio e molte referenze sono proposte in confezioni ridotte, per non ingombrare borse e valigie. Anche nei servizi la filosofia è la stessa: nel 2022 la farmacia si è distinta per il suo contributo alle campagne vaccinali covid e antiflu, con oltre cinquemila dosi somministrate per Sars-CoV2 e oltre 500 per l’influenza stagionale. Nella ristrutturazione quindi è stata quindi realizzata una stanza separata per l’erogazione dei vaccini e altri servizi utili a viaggiatori, pendolari e residenti della zona.
«Tutte le nostre farmacie rispondono al nostro obiettivo cardinale di offrire accesso al benessere a 360 gradi» commenta Diego Ami, amministratore delegato di Farma Acquisition Holding spa, il “contenitore” cui fanno capo le filiali Boots italiane «il format di ciascuna farmacia è anche pensato, però, per rispondere ai bisogni della clientela che la frequenta». A Pharmacy Scanner, poi, Ami esclude che i recenti annunci di Wba sulla dismissione di 150 farmacie Walgreens negli Usa e 300 Boots nel Regno Unito avranno qualche riflesso sull’Italia. «Siamo gruppi nettamente distinti» spiega «quello che accade là non ha riflessi sul nostro Paese». Anzi, assicura il dg di Farma Acquisition, in Italia la rete continuerà a crescere, a un ritmo anche un po’ più sostenuto rispetto alla media abituale delle 10-12 acquisizioni all’anno. «Attualmente contiamo 78 filiali» conferma Ami «che includono le farmacie con insegna Boots in Lombardia, Lazio, Veneto e Sardegna, quelle con insegna Alliance Farmacie Comunali in Toscana ed Emilia Romagna e infine quelle che ancora mantengono la vecchia insegna. Le ultime acquisizioni si sono concentrate particolarmente in Sicilia, e per la fine dell’anno dovremmo totalizzare circa 85 farmacie di proprietà».