La vostra farmacia ha una vetrina sui social più frequentati? Attenzione allora… all’ora in cui pubblicate i vostri post: se siete su Facebook quella migliore per riscuotere una buona audience è tra le 9 e le 13, ma solo in alcuni giorni. Su Tik Tok, invece, la fascia da preferire cambia nel corso della settimana, su LinkedIn va dalle 10 alle 11 di mattina, su Twitter è all’ora di pranzo, tra le 12 e le 13. Questo almeno è quanto consiglia Shopify, la piattaforma internazionale per l’e-commerce, che in un articolo del proprio blog passa in rassegna giorni e ore in cui i social network sono più frequentati e dunque offrono maggiori chance a chi vuole comunicare.
La prima raccomandazione, ovviamente, rimane quella di monitorare assiduamente il profilo o la pagina farmacia per individuare giornate e fasce orarie dove si concentrano i principali picchi di traffico. Inoltre, è opportuno anche osservare gli orari in cui pubblicano i principali competitor. Al di là delle abitudini del proprio pubblico, in ogni caso, ciascun social ha le sue ore e i suoi giorni di “punta” che – per complicare ulteriormente le cose – possono differire in base al contenuto del post: se si tratta di comunicazione b2b che viaggia su Facebook, per esempio, potrebbe essere preferibile inviare in prossimità dei week end, quando è più facile trovare un pubblico attento.
Se invece i post hanno un contenuto b2c, cioè sono rivolti all’utenza di tipo consumer, i giorni migliori per pubblicare su Facebook secondo Shopify sono il martedì, mercoledì e venerdì, tra le 9 e le 13. «Più in generale» è il consiglio «la mattina presto e la sera sono i momenti in cui il tasso di interazioni è maggiore e quindi sono più alte le opportunità che i contenuti siano intercettati dal maggior numero di potenziali clienti». Il sabato invece sembra il momento della settimana peggiore ed è quindi da evitare.
Un’indagine realizzata da SproutSocial, poi, rivela che alcuni degli orari più insoliti ma dai tassi di interazione particolarmente elevati sono quelli notturni, in particolare tra le 2 e le 4 del mattino. Invece, come già accennato, la fascia da scartare assolutamente è quella del fine settimana, così come la sera tra le 21 e l’1 di notte.
Le cose cambiano radicalmente se il social sul quale si comunica è TikTok, la piattaforma preferita dalla Generazione Z (i nati tra il 1995 e il 2010). Secondo Shopify, infatti, su questo network i periodi migliori per postare variano nel corso della settimana: il lunedì alle 12 e alle 16; il martedì alle 4, alle 8, alle 10 e alle 15; il mercoledì alle 13 e alle 14; il giovedì alle 5, alle 15 e alle 18; il venerdì all’una, alle 11 e alle 19; il sabato alle 3 e alle 17; la domenica all’una, alle 2, alle 13, alle 14 e alle 22. Perché questa frammentazione? Il fatto è che a causa del suo algoritmo Tik Tok non considera nelle sue analisi sull’audience soltanto il pubblico italiano, ma l’intera utenza internazionale, che quindi genera picchi differenziati tra un fuso orario all’altro.
Discorso ancora diverso se la piattaforma è LinkedIn: l’orario migliore per pubblicare, dice Shopify, è tra le 10 e le 11 di mattina e i giorni da preferire sono martedì, mercoledì e giovedì. I momenti peggiori invece, considerato anche il posizionamento specifico di questa piattaforma, sono le ore e i giorni non lavorativi, per esempio i fine settimana.
Per pubblicare su Instgram, invece, l’orario consigliabile è quello del pranzo, tra le 11 e le 13, e la sera, dalle 19 alle 21. I giorni da preferire invece sono il lunedì, mercoledì e giovedì, anche se il momento migliore in assoluto per pubblicare sul network sembra essere il sabato intorno alle 17 e il peggiore la domenica. L’ora di pranzo pare la fascia più interessante anche per Twitter, in particolare dalle 12 alle 13. Nell’arco della settimana, invece, il giorno migliore sembrerebbe il mercoledì mentre il momento peggiore è il fine settimana.
Shopify termina con alcuni consigli sulla frequenza dei post da pubblicare su Facebook: non più di uno al giorno e due o tre alla settimana, perché «l’algoritmo del social network premia principalmente l’engagement e pubblicare troppi post con un engagement ridotto rischia di penalizzare notevolmente la visibilità dei contenuti pubblicati». Chi ben posta è a metà dell’opera.