NeoApotek alza il sipario sul suo flagship store. Intanto entro l’estate i preliminari del riassetto

Filiera

Arriva anche per NeoApotek, la catena della famiglia di farmacisti milanesi Cocchi-Riva-Passoni, il momento di alzare il velo sul suo “flagship store”, termine che nel linguaggio del retail designa il punto vendita cui spetta “vestire” per primo il format della rete. La farmacia è quella di viale Giulio Cesare 16 a Bergamo, dove sorge lo stadio di calcio, e la collocazione è a dir poco strategica: frutto di un trasferimento, l’esercizio è “incastonato” nell’impianto (anche se dispone di un ingresso indipendente) e quindi è punto di attrazione tanto per l’utenza residenziale della zona quanto per il traffico generato dalle attività sportive.

 

Il flagship store di NeoApotek, la farmacia dello Stadio di Bergamo. Superficie commerciale 300 mq, è l’esito del trasferimento di uno degli esercizi storici della città, quello di via Nazario Sauro (foto Fabio Mantovani per Th.Kohl).

 

Inaugurata giovedì scorso (23 giugno), la nuova sede dispone poi di dimensioni che concedono a loro volta ampie opportunità: la superficie commerciale tocca i 300 mq, nei quali sono state ricavate tre sale servizi per autoanalisi: emoglobina glicata, profilo lipidico, colesterolo), telemedicina (ecg, holter pressorio e cardiaco) e trattamenti estetici.

 

L’ala della farmacia dedicata alla bellezza e alla dermocosmetica. La segnaletica per brand di prodotto, una scelta ormai classica nella comunicazione in store della farmacia; l’angolo per la prova trucco e l’elemento d’arredo che separa l’area beauty da quella della farmacia vera e propria, con i punti cassa e gli scaffali del retrobanco.

 

«Ormai un italiano su due entra in farmacia per acquistare servizi sanitari che vanno al di là del farmaco» ricorda Andrea Riva, amministratore delegato di NeoApotek «è un cambio di passo accelerato dall’esperienza della pandemia, ma a riconoscere alle farmacie un ruolo sempre più rilevante è anche la riforma della Sanità territoriale, che le indica come tasselli fondamentali del Ssn».

Il layout reca la firma di Th.Kohl e gioca con volumi e luci per accompagnare il cliente nel punto vendita e dare continuità ai diversi ambienti dell’area commerciale: all’ingresso il reparto dermocosmetico, con un punto cassa dedicato e diverse calate dalla segnaletica brandizzata; quindi il corner per la prova trucco, l’assortimento per target (mamma e infanzia, sportivo, integrazione) e infine l’area del farmaco con altre con altri quattro punti cassa.

 

L’ala dedicata alla farmacia, che dispone di quattro punti cassa robotizzati da Pharmatek. A metà tra quest’area e quella dedicata alla bellezza si incontrano due delle tre salette dedicate ai servizi. Forse le pareti in cristallo non sono la scelta migliore per garantire la privacy agli assistiti.

 

«Oggi i cittadini hanno più che mai bisogno di accedere ai medicinali e ad alcuni servizi sanitari in modo facile, sicuro e rapido» interviene ancora Riva «NeoApotek promuove la trasformazione della farmacia tradizionale in farmacia dei servizi e stiamo lavorando affinché tutti i nostri punti vendita diventino un luogo di riferimento per professionalità e competenza, dove il cittadino può trovare risposte efficaci e tempestive alla propria domanda di salute». La catena, che annovera 90 farmacie in gestione e altre 90 con due diligence conclusa o in corso, ha in programma l’apertura a Bergamo di altre sei farmacie.

Intanto, procede a passo spedito il riassetto che per l’inizio del nuovo anno dovrebbe portare a un rimescolamento dei soci finanziari del gruppo: Banca Profilo e Route Capital Partners dovrebbero lasciare il passo a un altro sponsor finanziario e la famiglia Cocchi-Riva-Passoni (che detiene l’11% di NeoApotek) identificherà nuovi soggetti interessati a subentrare. Tra i papabili, i rumors del momento riportano alcuni fondi di equity come Pai, Eqt e Dws, ma se ne dovrebbe sapere di più con l’arrivo delle prime manifestazioni d’interesse, entro l’estate.

Non è ancora chiaro il copione che prenderà il riassetto, ma secondo documenti visionati da Pharmacy Scanner sembrerebbe profilarsi un’operazione in cui il miglior offerente rileverà il 100% della società per poi far rientrare in quota minoritaria una parte degli azionisti uscenti. «Non c’è alcuna intenzione di vendere NeoApotek» ribadisce Andrea Riva «si tratta soltanto di un turn over finanziario, propedeutico alla crescita del gruppo, nel quale la famiglia Cocchi-Riva-Passoni, che detiene la governance industriale, pensa di raddoppiare la propria partecipazione».

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