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Vendita di Boots Uk, Bain e Cvc si ritirano. Salgono le quotazioni della catena di supermercati Asda

Filiera

Erano dati tra i favoriti nella contesa per l’acquisizione di Boots Uk, invece si sarebbero già sfilati senza neanche presentare un’offerta entro la fine di febbraio, il termine fissato da Wba per una prima selezione dei potenziali acquirenti. Bain Capital e Cvc Capital Partners, i due fondi di equity che a gennaio avevano formato una cordata per rilevare la proprietà della storica insegna inglese, avrebbero abbandonato prima ancora che la gara cominciasse secondo informazioni rilasciate nei giorni scorsi da Sky News: dietro alla scelta, scrive la testata giornalistica, ci sarebbe la richiesta economica di Wba, che si aggirerebbe sui 6 miliardi di sterline e che i due fondi avrebbero giudicato eccessive. Ma secondo il Financial Times, andrebbero considerate anche le ricadute del conflitto in Ucraina, che ha gettato nell’incertezza i mercati internazionali e aperto grossi dubbi sulla crescita dei prossimi anni.

In ogni caso, con il ritiro (ufficioso) dei due equity fund acquisisce la qualifica di favorito il gruppo della gdo inglese Asda, di proprietà dei fratelli Mohsin e Zuber Issa, indiani di origine ma inglesi di nascita. Secondo la stampa finanziaria, i due miliardari avrebbero presentato la propria offerta non vincolante entro la scadenza fissata da Wba, e lo stesso avrebbero fatto il gruppo di investimenti americano Apollo e la società di private equity Tdr Capital.

Asda, che già possiede 250 farmacie dislocate all’interno dei suoi supermercati, avrebbe presentato addirittura due ipotesi di acquisto, una nella quale a guidare il buyout è la catena stessa e l’altra in cui invece a figurare in prima persona sono i due fratelli. Probabilmente, peserà sulla scelta finale la valutazione dell’antitrust britannico, che potrebbe imporre la dismissione di alcuni punti vendita come già aveva fatto nel 2016 quando un’altra catena di supermercati, Sainsbury, aveva venduto le sue farmacie a Lloyds. Non va dimenticato, infatti, che chi acquisterà Boots si assicurerà la proprietà di oltre 2.200 farmacie e più di 50mila dipendenti, che usufruiscono del più importante fondo pensionistico privato inglese (valore circa 10 miliardi). «La catena» scrive ancora il Financial Times «ricava circa il 45% delle sue entrate dai servizi erogati sotto l’ombrello del servizio sanitario britannico, comprese prescrizioni e vaccinazioni».

Per Stefano Pessina, ricorda in chiusura Sky News, la vendita di Boots Uk sarebbe l’atto finale di una storia iniziata nel 2006, quando progettò la fusione di Boots e Alliance Unichem in un gruppo combinato che l’anno dopo venne acquisito dalla finanziaria Kkr per 11 miliardi di sterline.

 

 

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