Incrementare la forza negoziale delle cooperative della distribuzione farmaceutica in uno scenario di fortissima incertezza che scoraggia le programmazioni e le prenotazioni degli ordini. E’ l’obiettivo della centrale d’acquisto a deleghe crescenti che Federfarma.co ha istituito nei giorni scorsi grazie a un’intesa sottoscritta da quattro dei suoi 23 soci, ossia Cef, Farla, Farmacentro e Unifarm. «In sintesi» spiega la società in un comunicato «si tratta di un’evoluzione che mette al centro della partnership l’incontro tra la domanda dell’utente finale e l’offerta dell’industria, attraverso la massima espressione del principale gruppo distributivo italiano in termini di quota di mercato». Federfarma.co, infatti, è «la principale piattaforma della distribuzione intermedia farmaceutica di proprietà delle società di farmacisti».
«In una prima fase» spiega a Pharmacy Scanner Maurizio Stroppa, direttore generale di Federfarma.co «avremo un sistema ibrido in cui Federfarma.co e le quattro cooperative si presenteranno alle aziende e negozieranno come un unico soggetto, allo scopo di trasmettere la coesione che è alla base del progetto. L’obiettivo, in ogni caso, è quello di costruire una centrale che lavori a beneficio di tutti, con economie di scala progressive anche in termini di risorse umane».
E’ evidente che l’intento è quello di recuperare sostenibilità e competitività (nei confronti delle farmacie clienti) in un momento in cui i margini già risicati della distribuzione intermedia sono stati messi sotto forte pressione dalla pandemia: basti ricordare la successione serrata delle emergenze logistiche (prima l’irreperibilità delle mascherine, quindi il boom della domanda di pulsossimetri, poi i sierologici e a seguire gli antigenici), oppure lo scompaginamento dei consumi stagionali (i solari nella primavera dell’anno scorso, i rimedi per raffreddore e sindromi influenzali l’inverno passato) che hanno lasciato in molte farmacie giacenze da smaltire quest’anno. Ed ecco che in parecchi casi si è evitato di fare ordini stagionali preferendo gli acquisti a video.
Quanto alla solidità del progetto di Federfarma.co, che tra gli osservatori lo giudica positivamente sottolinea che, al contrario di altri precedenti tentativi velocemente naufragati, stavolta fa ben sperare il fatto che le cooperative socie abbiano sottoscritto nero su bianco impegni vincolanti nei confronti della centrale, ossia quelle deleghe crescenti di cui parla il comunicato. «Oggi Federfarma.co gode di una solida fiducia da parte dei suoi soci» commenta dal canto suo Stroppa «questo è il motivo per cui le cooperative hanno deciso di affidarle una maggiore responsabilità negoziale». «Il progetto lanciato da Federfarma.co» aggiunge Vittorino Losio, presidente del cda della società e di Cef «rappresenta la naturale conseguenza della forte volontà di coesione espressa dai soci e una straordinaria opportunità per l’intero settore». «L’evoluzione del ruolo di Federfarma.co» osserva Francesca Rauzi, vicepresidente del del cda e di Unifarm «ha creato le basi per un ulteriore consolidamento della forza del gruppo a vantaggio di tutti gli interlocutori coinvolti: farmacia, distributore, industria».
Una roadmap «concreta e sfidante», conclude la nota di Federfarma.co «è già stata definita e nei prossimi giorni verranno avviati i contatti con i principali players dell’Industria di marca, cui verrà illustrata nel dettaglio la strategia del Gruppo».