Una delle priorità di politica sanitaria degli ultimi anni è il riequilibrio e l’integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale, soprattutto per la gestione dei pazienti cronici. Il Ssn è ancora ospedalocentrico e la medicina di base, insieme alle strutture delle cure primarie e intermedie, non è organizzata per far fronte alle nuove esigenze sanitarie. Tale carenza si è manifestata in modo evidente durante l’emergenza covid-19, in particolare per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera rivolta ai pazienti cronici. Le criticità del sistema così com’è configurato oggi possono essere risolte soltanto puntando alla deospedalizzazione e alla creazione di una rete di assistenza a livello territoriale. Come sottolineato anche nel Pnrr, tale obiettivo non può essere raggiunto senza la collaborazione della farmacia, un’estensione dei suoi compiti e la possibilità di erogare servizi integrati nel sistema, dedicati in particolar modo alla presa in carico dei pazienti cronici.
Il Cergas (Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale) della Sda Bocconi School of Management è da oltre 40 anni uno dei punti di riferimento della ricerca sui sistemi sanitari. Nel corso del 2020 ha intercettato e fatta propria l’esigenza di investigare i ruoli della farmacia nel contesto della sanità territoriale, dando vita al progetto “Farmacia: presidio del territorio” con l’obiettivo di monitorare l’evoluzione del contesto normativo, identificare le best practice di mercato, verificarle rispetto ai vincoli normativi e validare modelli di business e nuove modalità operative.
In particolare, il primo anno è stato dedicato ad approfondire le potenzialità della relazione tra mmg, farmacia e paziente, soprattutto per il miglioramento dell’aderenza terapeutica nell’ambito della cronicità. Il focus sui pazienti cronici è d’obbligo se si considera che, secondo l’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, sono circa 24 milioni gli italiani con una patologia cronica (le più frequenti sono ipertensione, artrite/artrosi e malattie allergiche). La spesa sanitaria correlata si aggira attorno ai 67 miliardi di euro e tali numeri sono destinati, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ad aumentare nei prossimi anni.
I risultati del primo ciclo di ricerca dimostrano come la collaborazione interprofessionale tra mmg e farmacista rappresenti uno dei fattori critici di successo per il miglioramento dell’aderenza terapeutica e la formulazione di servizi integrati rivolti ai pazienti cronici. Collaborazione peraltro incentivata dalle recenti novità normative (Legge 160/2019, articolo 462) che consentono un ampliamento significativo dello spazio di azione nell’ambito del Piano nazionale della cronicità.
Nell’ambito della ricerca è stata svolta una survey indirizzata ad alcune associazioni di pazienti cronici e/o ai loro caregiver che ha messo in luce una forte domanda di servizi integrati a supporto della terapia. Infatti, oltre il 70% dei rispondenti ha dichiarato che il farmacista, in collaborazione con il mmg, potrebbe svolgere un ruolo rilevante nel coadiuvare il rinnovo delle prescrizioni, nel segnalare interazioni tra farmaci e nel monitorare i parametri necessari al medico per il monitoraggio della patologia e la rivalutazione della terapia, anche grazie a servizi digitali. Parallelamente, il confronto strutturato tra le due figure professionali conferma l’opportunità di sviluppare in maniera congiunta tali servizi, evidenziando una convergenza di intenti finalizzata all’obiettivo ultimo di migliorare la presa in carico dei pazienti.
Questi temi verranno affrontati con illustri rappresentanti dei principali stakeholder coinvolti a vario titolo nel processo di cura e presa in carico dei pazienti cronici (tra cui Regioni, Federfarma, Fofi, Simg, CittadinanzAttiva) nell’ambito dell’evento «La farmacia come garante dell’aderenza terapeutica nella sanità territoriale post-ciovid» che si terrà il 3 novembre dalle ore 09.30 alle ore 13.00 in diretta streaming. L’evento sarà, inoltre, l’occasione per presentare le linee di indirizzo del prossimo ciclo di ricerca del progetto.
Interverrano tra gli altri Arianna Bertolani (Junior Lecturer, Sda Bocconi), Elio Borgonovi (Sda Bocconi), Marco Campari (presidente dell’advisory bord del progetto «Farmacia: presidio del territorio»), Marco Cossolo (presidente nazionale Federfarma), Francesco Longo (professore associato, Università Bocconi), Paolo Pasini (associate professor of practice, Sda Bocconi), Stefano Perfetti (coordinatore del progetto «Farmacia: presidio del territorio») e Monica Otto (lecturer dell’Università Bocconi e direttrice della formazione executive Ghnp, Sda Bocconi). La partecipazione è gratuita previa registrazione online.
Stefano Perfetti e Arianna Bertolani
Sda Bocconi