Può rallentare il passo, ma non si arresta l’espansione del mercato online della farmacia italiana, che a febbraio cresce del 63% in fatturato e del 55% in confezioni vendute rispetto allo stesso mese del 2020. E sull’anno mobile – ossia i 12 mesi che terminano sempre a febbraio – mette a segno un incremento del 71% a valori e dell’84,8% a volumi. I dati arrivano da Iqvia e sono stati presentati da Francesco Cavone, director Consumer health offering & operations della società internazionale, nel webinar che Pharmacy Scanner e Retail Hub hanno proposto mercoledì scorso, 24 marzo, per parlare di omnicanalità in farmacia.
Mercato online, prosegue la crescita a doppia cifra
Il mercato online della farmacia, dicono i numeri di Iqvia, vale in Italia poco meno di 400 milioni di euro ma mostra uno spiccato dinamismo: nel 2019 contribuiva soltanto per il 2,6% al giro d’affari del comparto consumer healthcare, nel 2020 la quota è salita al 4%. Siamo ancora lontani dalla Germania, che vale il 18% del mercato locale (circa 13 miliardi di euro), ma nel 2020 il Paese tedesco è cresciuto del 2%. «Ormai» è il commento di Cavone «l’online è nel dna del consumatore: costretto a casa dal lockdown, ha capito che l’e-commerce gli consente di comprare in tutta comodità, senza uscire, e ormai lo considera un canale alternativo o complementare alla farmacia tradizionale».
E-commerce consumer healthcare, la situazione in Ue
Oltre al dinamismo, l’altra caratteristica del mercato italiano dell’online in farmacia è la polarizzazione: anche se sono più di mille le farmacie e gli esercizi di vicinato che hanno ottenuto l’autorizzazione alla vendita online del farmaco otc, il 90% delle vendite a distanza si concentra in non più di 150 punti vendita; stesso discorso per i consumi: il 60% si concentra nel paniere dell’otc, ossia farmaci senza ricetta e integratori; il 33% riguarda il cura persona (igiene e bellezza) mentre patient care (dispositivi e parafamaco) e nutrizionale generano soltanto il 5 e il 3% delle vendite rispettivamente.
Online, la doppia polarizzazione dei panieri
Ma la polarizzazione riguarda anche i singoli panieri: nell’otc, le prime cinque categorie per quota di mercato (su un totale di 18) assorbono il 67% degli acquisti (sempre a valori); nell’igiene e bellezza le top 5 (su venti) coprono il 91%, nel parafarmaco il 63%, nel nutrizionale il 93%. «Analisi e interviste ai consumatori» osserva al riguardo Cavone «dicono che il primo fattore di fidelizzazione all’online – quello almeno che convince a fare il primo acquisto a distanza – è il prezzo. Superata questa prima fase, tuttavia, il cliente resta fedele a un sito per i servizi che offre e che gli permettono di acquistare tranquillamente: un numero verde h24 che lo aiuta in caso di problemi, l’assistenza nella scelta del prodotto, una gestione semplificata dei resi, rappresentano tutti elementi importanti per chi compra online».
Anche la privacy può avere la sua rilevanza: «Per prodotti come dimagranti, articoli da incontinenza e altre referenze» conferma Cavone «la possibilità di acquistare a distanza rimanendo celati può rappresentare per molti consumatori un plus». E’ un altro argomento a favore di una farmacia che presidia con la stessa attenzione online e offline per offrire di volta in volta ai suoi clienti il percorso di vendita da loro preferito.