Il Ministero: i celiaci sono 225mila e la spesa procapite in buoni è 980 euro
In Italia si contano più di 225mila celiaci, ossia lo 0,37% della popolazione complessiva, e in un anno le nuove diagnosi sono state oltre 11mila, che hanno incrementato del 5% il totale delle persone affette. E’ la fotografia scattata dalla Relazione annuale sulla celiachia che il ministero della Salute ha consegnato nei giorni scorsi al Parlamento e che propone cifre e percentuali relative al 2019, l’anno più recente per il quale si dispone di dati. Sul totale delle persone che soffrono di intolleranza al glutine, riporta la pubblicazione, il 70% sono donne e il 66% ha un’età compresa tra i 18 e i 59 anni. Le regioni dove si riscontra maggiore incidenza di celiaci sono la Provincia autonoma di Bolzano (0,47%), la Valle D’Aosta e la Toscana (0,46% per entrambe). La regione invece dove sono numericamente prevalenti è la Lombardia (oltre 43mila) seguita da Campania e Lazio (22.320 e 22.157 rispettivamente).
La distribuzione sul territorio dei celiaci
Per l’acquisto di prodotti senza glutine in farmacia, negozi specializzati e gdo, i celiaci hanno ricevuto nel 2019 dal Ssn un contributo medio procapite di poco più di 980 euro (vedi tabella sotto). Nel complesso, la spesa sostenuta dal Servizio sanitario ha superato i 235 milioni, in calo di circa 32 milioni sul 2018. Il decremento, come spiega la Relazione, «è dovuto principalmente ai nuovi tetti di spesa, ma il risparmio ottenuto non ha comportato alcuna limitazione assistenziale o penalizzazioni nei confronti del celiaco, che ha mantenuto lo stesso potere di acquisto del passato».
Buoni celiachia, quota pro capite per regione
Inoltre, avverte ancora il Ministero, «nelle realtà territoriali dove è possibile acquistare i prodotti senza glutine anche nella gdo e nei negozi specializzati, il potere di acquisto è addirittura aumentato, poiché in questi canali di vendita la scelta dei prodotti è più vasta e i prezzi generalmente risultano più bassi».
