Integratori, frena l’offline ma l’ecommerce vola. E il consiglio al banco non sembra fare la differenza

Mercato

Nelle farmacie e parafarmacie online il mercato degli integratori rappresenta la prima categoria per vendite a valori, con un giro d’affari che nei 12 mesi terminanti a giugno arriva a 133 milioni di euro e cresce del 34% rispetto al periodo precedente. Seguono il paniere personal care con un fatturato di 105 milioni di euro (+79,6%) e i farmaci di automedicazione con 28 milioni di euro, +105% su base base annua. La fotografia arriva dall’analisi condotta da Iqvia per Federsalus e conferma la crescente rilevanza del canale e-commerce per le aziende che producono e distribuiscono integratori.

 

Vendite in farmacie e parafarmacie online (valori in mln di euro)

 

Dall’inizio dell’emergenza covid, poi, la forbice tra online e offline non ha fatto che allargarsi: soltanto a giugno, le vendite di integratori nelle farmacie e parafarmacie online è cresciuto dell’80,3% rispetto allo stesso mese del 2019, nei primi sei mesi del 2020 invece l’incremento è di poco inferiore al 34%. Viaggia in direzione diametralmente opposta il canale offline, che nei primi sei mesi arretra del 2,8% soltanto nelle farmacie, dove il giro d’affari si ferma a 1,88 miliardi di euro).

 

Vendite in farmacie e parafarmacie per categoria (valori in mln di euro)

 

Le differenze tra digitale e fisico, però, si fermano soltanto all’andamento delle vendite. La scomposizione per categorie di prodotto, infatti, rivela che il consumatore tende a fare le stesse scelte di acquisto che si tratti di sito web o farmacia/parafarmacia in calce e mattoni. Ed è un dato sul quale è indispensabile che il farmacista rifletta: se è vero che la differenza tra online o offline la fa il consiglio del farmacista, al momento questa differenza non si vede.

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