Dr.Max inaugura a Bologna (gallery) e lancia la sfida: entro l’anno format in tutte le farmacie della catena
Entro la fine dell’anno tutte le 21 farmacie che attualmente Dr.Max detiene in Italia indosseranno il format della catena ceca. Lo ha annunciato ieri (giovedì 20 febbraio) Mirko Favari, amministratore delegato di Dr. Max Italia, all’inaugurazione della quarta farmacia che il gruppo ha sottoposto a restyling (prima era venuta l’apertura del flagship store di Siena, a fine novembre, quindi Genova e una settimana fa Ancona). La location è Bologna, quartiere Murri, e l’esercizio è l’ex Farmacia Stilo, alla quale la ristrutturazione ha fornito 200 mq di superficie commerciale e altri 200 di magazzino (al piano interrato).
«Oltre a 11 farmacisti» spiega Favari a Pharmacy Scanner «il personale coprende tre magazzinieri, due estetiste e un’addetta al reparto cosmetico». Il quartiere è prevalentemente residenziale, di fascia medio-alta, e il fatturato della farmacia si divide quasi equamente tra ricetta Ssn e non rimborsato. «I nostri piani» riprende l’ad di Dr.Max «sono di ristrutturare tutte le nostre farmacie entro ottobre-novembre. Siamo partiti con le più grandi, ora passiamo progressivamente alle altre. E una volta completata l’applicazione del format, ripartiremo con nuove acquisizioni».
Se le scadenze saranno rispettate, il gruppo potrà dire di essere il primo ad aver innalzato la propria insegna su tutte le farmacie in portafoglio. «I tempi sono maturi per fare brand awareness» conferma Favari «vogliamo dare il giusto risalto alla catena e al suo posizionamento: siamo “salutecentrici” e decisamente competitivi sul prezzo».
Nella farmacia di Bologna esplicitano questi due elementi la collocazione centrale delle casse e del personale in camice bianco (che può così raggiungere velocemente i reparti di libero servizio dove il consiglio professionale fa comunque la differenza) e il MediLab, ossia la sala riservata ad analisi e controlli di prima istanza. Tutti offerti in regime privato (cioè a pagamento) ma a prezzi commisurati al ticket Ssn. «Il cliente così» riprende Favari «non si accorge della differenza e ha la prestazione in real time. Per noi gli utili sono minimi ma vale la logica del servizio, la stessa per cui abbiamo dedicato al Cup un banco separato, con un addetto distaccato. E’ un costo non indifferente, ma ha il suo valore».
Dal 2021, infine, la catena proporrà anche sul mercato italiano la sua marca privata, già presente nei Paesi dell’est dove Dr.Max è presente con la sua insegna. «Stiamo rifacendo confezioni e bugiardini» spiega Favari «quindi ci sarà tutto il processo delle autorizzazioni. I segmenti comprenderanno farmaci e integratori».
La farmacia di via degli Orti a Bologna
Nella farmacia Dr.Max di via degli Orti, a Bologna, il brand della catena si staglia sull’insegna e sulla comunicazione in store con voluta evidenza. La zona casse è un’isola che si fa notare fin dall’ingresso e agevola le “sortite” dei farmacisti dalle postazioni verso i reparti.
L’enfasi attribuita al brand finisce persino per prevalere sui cartelli di testata. Nella farmacia bolognese, si contano su ogni parete due neon in rilievo con il logo Dr.Max. Di forte impatto anche la comunicazione su prezzi e sconti, mentre risultano decisamente innovative (e coraggiose) le scelte operate in alcuni reparti come la veterinaria.
Comunicazione d’impatto anche sui servizi, reclamizzati già dalla vetrina. Nell’area MediLab vengono offerte prestazioni ed esami come holter, ecg, spirometria, densitometria ossea, analisi posturale, insufficienza venosa, apnee notturne, glicemia, colesterolo, trigliceridi e hdl. In più è possibile prenotare una visita con il nutrizionista oppure commissionare la realizzazione di plantari.
La logica del brand, invece, ritorna con il BeautyLab, il centro estetico contiguo alla farmacia. C’è un ingresso autonomo ma la riproposizione dell’insegna assicura continuità e identità d’immagine. Alla fine, stupisce che in così tanto spazio sia rimasto molto poco alle distanze di cortesia.
