Continua a mantenere linea pressoché piatta il mercato della cosmetica in farmacia, che dopo aver chiuso il 2018 con un contenuto decremento (-0,4%, 1,86 miliardi di euro) si accinge a terminare il primo semestre di quest’anno in lieve crescita (0,3%). Fanno meglio i due canali della profumeria e del mass market, che nel periodo gennaio-giugno dovrebbero crescere dell’1% (+1,5 e +1% rispettivamente nel 2018), e supera tutti l’e-commerce, che promette per fine giugno un incremento su base semestrale del 20% dopo aver chiuso il 2018 con un +22%. Questi almeno sono i numeri messi sul tavolo dal Gruppo cosmetici in farmacia di Cosmetica Italia giovedì 26 giugno, nel consueto incontro di metà anno con gli associati e la stampa di categoria. Sommati tutti i canali, ha spiegato Gian Andrea Positano, responsabile del Centro studi di Cosmetica Italia, il comparto dovrebbe crescere quest’anno dell’1,3% a valori, un incremento lievemente migliore di quello emerso alla fine del 2018 (+0,9%).[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
Cosmetici, la segmentazione per canali nel 2018
Fonte: Centro studi Cosmetica Italia, 2019
La stabilità che il mercato della cosmetica in farmacia fa registrare nell’ultimo anno e mezzo – ha osservato nel suo intervento Francesco Cavone, associate director di Iqvia – segue un quadriennio in cui fatturati e volumi hanno avuto un andamento da montagne russe: +1,7 e +2,2% nel 2014-2015, -0,5 e -1,7% nel 2016-2017, a fronte però di un prezzo medio che nei cinque anni non mostra variazioni significative.
L’andamento del mercato in farmacia
Andamento sostanzialmente stabile anche per tutti i principali segmenti del comparto, che crescono o arretrano di pochi decimali (eccezion fatta per il gruppo dei prodotti di bellezza unisex, +1%). In farmacia, così, il mercato della cosmetica continua a mostrare una spiccata polarizzazione, con le prime tre categorie di prodotto che fanno oltre il 60% del giro d’affari (Bellezza femminile 34,1%, Bellezza unisex 17,1%, Igiene personale 13%). E i due segmenti Cura della pelle e Igiene personale – come ha spiegato Giorgio Cenciarelli, healthcare executive consultant – che generano oltre il 74%.
La polarizzazione del cosmetico in farmacia
Anche la distribuzione del sell out tra le farmacie evidenzia una netta concentrazione: messi in fila gli esercizi in base alle vendite di cosmetici che fanno registrare, il primo 30% di farmacie genera il 62% dei consumi, un valore che non si ritrova in altri comparti come l’etico (dove il primo 30% totalizza il 51% delle vendite) e l’Otc (54%).
La concentrazione: il primo terzo fa il 62% del mercato
«Le imprese della cosmetica credono fortemente in questo canale» è la riflessione con cui il presidente del Gruppo cosmetici in farmacia, Stefano Fatelli, ha chiuso la rassegna di dati e analisi «vogliamo rinnovare la nostra partnership con le farmacie infondendole anche nuovi contenuti, soprattutto sotto il profilo della formazione. I dati, infatti, dimostrano che dove c’è vera specializzazione il consumatore risponde e si fidelizza».