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Amazon insiste sulla sanità digitale e lancia il “marketplace” del teleconsulto medico

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Nonostante l’insuccesso di Amazon Care, che tra breve chiuderà i battenti, il gigante americano dell’e-commerce insiste sulla sanità digitale e lancia un nuovo progetto dal perimetro più nitido e rigorosamente circoscritto al teleconsulto tramite messaggistica: Amazon Clinic. L’annuncio risale alla settimana scorsa ma anticipazioni erano già circolate nei giorni precedenti, anche a causa di qualche fuga di notizie (come un video postato su YouTube e poi velocemente rimosso). La piattaforma di telemedicina opererà in questa prima fase in 32 Stati, non sarà collegata ad alcun programma assicurativo nazionale e fornirà assistenza virtuale per più di 20 condizioni patologiche a bassa intensità, come allergie, acne, perdita di capelli e altro ancora. «Abbiamo iniziato questo viaggio con Amazon Pharmacy, dove i clienti possono ricevere i loro farmaci comodamente a casa loro, in soli due giorni per i membri Prime» spiega Nworah Ayogu, direttore medico e general manager di Amazon Clinic, nel comunicato che annuncia il lancio del nuovo progetto «e abbiamo poi stipulato un accordo per l’acquisizione di One Medical, la rete di ambulatori delle cure primarie. Ma sappiamo anche che a volte è sufficiente una rapida interazione con un medico per avere risposta a un comune problema di salute, che può essere facilmente affrontato in modalità virtuale. Ecco perché oggi presentiamo anche Amazon Clinic, un servizio di teleassistenza a prezzi accessibili, che i pazienti possono richiedere quando e dove hanno bisogno – a casa, dopo cena, al supermercato o in viaggio».

 

Come funziona Amazon Clinic, il nuovo servizio di teleconsulto di Amazon

 

Amazon Clinic, assicura il comunicato, è semplice e facile da usare: il paziente seleziona il problema di salute, completa un breve questionario di anamnesi e quindi scelge il provider da un elenco di operatori di telemedicina autorizzati e qualificati. Sì perché Amazon Clinic, almeno a giudicare dalle informazioni rilasciate, si configura come una sorta di marketplace del teleconsulto. Clienti e medici, in altre parole, entrano in contatto attraverso un portale basato su un sistema di messaggistica che permette di inviare e di comunicare in qualsiasi momento. Una volta conclusa la consultazione, il medico invia un piano di cura e le eventuali ricette, che possono essere recapitate alla farmacia di fiducia indicata dal cliente o ad Amazon Pharmacy. «L’assistenza a distanza non risolve tutti i problemi di salute» aggiunge Ayogu «se la richiesta del paziente rientra in questa casistica la piattaforma lo avvertirà in anticipo, prima che si metta in contatto con un fornitore. Vogliamo assicurarci che tutti ricevano l’assistenza giusta per loro».

Il costo delle consultazioni varia a seconda del fornitore e include eventuali messaggi di follow-up da parte del medico per un periodo massimo di due settimane dalla consultazione iniziale. Come detto, Amazon Clinic non prevede convenzionamenti con le assicurazioni sanitarie, ma se il curante prescrive un farmaco (il cui prezzo non è incluso nel costo della visita) il paziente può richiedere il rimborso alla sua compagnia.

«Crediamo che migliorare la patient experience sia indispensabile» conclude Ayogu «Amazon Clinic è solo uno degli strumenti su cui stiamo lavorando per consentire alle persone di avere il pieno controllo della propria salute. La piattaforma permette ai clienti di scegliere da una rete di fornitori leader di telemedicina in base alle loro preferenze. Ogni fornitore di telemedicina su Amazon Clinic è stato sottoposto a rigorose valutazioni della qualità clinica e dell’esperienza del cliente da parte del team di leadership clinica di Amazon».

Roberto Valente

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