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Mediobanca: a fine anno l’online potrebbe valere il 5% del mercato totale della farmacia

Filiera

Se l’e-commerce della farmacia mantiene il tasso di crescita mostrato nel primo trimestre, a fine anno arriverà a rappresentare il 5% circa del mercato “no prescription” del canale, quasi un punto in più rispetto al 2021. Ma anche in questo caso rimarrebbe importante il gap con i principali Paesi europei, dove la quota dell’online oscilla tra il 10 e il 15% e in Germania arriva addirittura al 23%. Più in generale, il valore dell’e-commerce farmaceutico si aggira in Europa sui 20 miliardi di euro e le previsioni dicono che da qui al 2027 la crescita media annua dovrebbe aggirarsi attorno al 18%.

I dati arrivano dal Report di Mediobanca sulla farmacia italiana, che all’online del canale dedica un’analisi rivolta tanto al passato prossimo quanto al futuro più immediato. Nel 2021, ricorda lo studio, il giro d’affari del comparto ha toccato i 437 milioni di euro, in crescita del 14,1% sul 2020. In quell’anno, invece, i fatturati dell’online avevano fatto un balzo di oltre il 66% sul 2019, grazie in massima parte alla pandemia. Di conseguenza, nel biennio 2020-2021 l’e-commerce farmaceutico ha messo a segno un incremento di quasi il 90% e i dati relativi al primo trimestre 2022 dicono che la crescita prosegue: 178 milioni di euro a valori, +24,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente.

 

Fatturato online delle farmacie italiane 2020-2021 (in mld di euro)

 

Alla fine del 2021, dice ancora Mediobanca, risultavano autorizzati alla vendita online di sop e otc 1.331 esercizi tra farmacie (1.051) e parafarmacie/corner gdo (280), con una crescita media annua dal 2016 del 36,5%. I primi cinque player, tuttavia, detengono il 40% del mercato, che mostra quindi «un discreto livello di concentrazione» e una serrata competizione: la leva principale che veicola il consumatore sul canale online resta quella del prezzo, scrivonogli analisti di Mediobanca, e lo sconto medio sull’offline arriva al 33% per i prodotti di automedicazione, al 29% per il parafarmaco, al 22% per l’igiene e bellezza e al 19% sul nutrizionale. Anche i consumi mostrano un certo livello di polarizzazione: bellezza femminile, integratori, prodotti per l’apparato digestivo, bellezza unisex, prodotti per capelli, per l’apparato circolatorio, analgesici, prodotti urologici e per l’apparato riproduttivo sommano insieme il 72% delle vendite online e hanno registrato nel 2021 crescite a doppia cifra.

«Il canale online» è la conclusione cui giungono gli analisti di Mediobanca «offre alla farmacia la possibilità di realizzare un modello di vendita omnicanale che si basa sulla facilità con cui il cliente può rivolgersi tanto al canale fisico quanto a quello digitale, a seconda delle proprie convenienze. Tramite l’e-commerce la farmacia ha l’opportunità di acquisire informazioni sulle abitudini d’acquisto del cliente in modo da formulargli offerte personalizzate, trattenerlo mediante le carte fedeltà digitali ed eventualmente attrarlo presso il negozio fisico o per il ritiro in loco di quanto acquistato o per una consulenza dedicata. Sotto questo profilo non sorprende che, soprattutto per la realizzazione di importanti marketplace a opera delle catene di farmacie, si assista con sempre maggiore frequenza all’ingaggio di professionalità specialistiche formatesi nell’ambito della gdo, dalla quale il canale farmacia mutua best practice e soluzioni tecniche».

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