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Joint venture UniApotek, Corvi: l’obiettivo è aiutare i farmacisti che vogliono stare con noi

Filiera

«Finora quando una delle farmacie nostre clienti – o della rete Farmacisti Preparatori – è stata acquisita da una catena del capitale, la nuova proprietà ha rotto o ridotto i rapporti commerciali. Con questo accordo cercniamo di difendere il perimetro». Sono le parole con cui Luigi  Corvi, vice-president Sales & Marketing di Unifarco, torna sulla joint venture siglata un paio di settimane fa assieme a Neo Apotek con l’obiettivo di arginare lo shopping delle catene tra gli esercizi farmaceutici che rientrano nel “perimetro” dell’azienda bellunese.

Corvi, torniamo sull’accordo con Neo Apotek: viene da pensare che in questi anni il capitale  vi abbia portato via parecchi clienti. Può fare qualche cifra?
No, non posso. Ma se pensiamo che oggi le catene raggruppano più o meno 500 esercizi e noi lavoriamo con circa il 15% delle farmacie italiane, non è difficile farsi un’idea della situazione. Questa joint venture ci dà la possibilità di dare continuità alle farmacie che vogliono continuare a seguirci, come Farmacisti Preparatori o come retailer dei nostri brand. L’intenzione è quella di portare avanti con Neo Apotek una collaborazione di tipo win-win, imperniata sulla nostra preferenza per una farmacia di tipo tradizionale.

Ma voi non avevate Unifarmacie, il contenitore delle vostre farmacie di proprietà? Sono sempre cinque?
Sì, sono sempre cinque, ma Unifarmacie rimane un laboratorio per mettere alla prova i nostri progetti, anche perché si tratta di cinque esercizi diversissimi tra loro. Per mettere in piedi un’attività di retail più ampia servono capitali che solo i grandi gruppi possono fornire, almeno nel nostro caso.

Dunque, gli accordi prevedono che Uniapotek, la società nata dalla joint venture, si impegni a mantenere i rapporti commerciali delle farmacie che acquisisce con Unifarco?
Certamente. L’accordo è quello di collaborare attivamente sui brand e sulla rete Farmacisti Preparatori, ovviamente dove è possibile.

In che senso «dove è possibile»?
Nel senso che se la farmacia era già in Farmacisti Preparatori, l’affiliazione viene mantenuta. A parte questo, il nostro primo obiettivo è quello di trasferire al farmacista titolare indipendente le condizioni commerciali, i servizi e i prodotti che ha un gruppo come Neo Apotek. Vogliamo sostenere la farmacia indipendente che non vuole vendere e intende essere la farmacia di riferimento del suo territorio.

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