Farla festeggia il cinquantesimo e cerca sinergie tra le cooperative della distribuzione

Filiera

Sinergie in vista (con l’online nel mirino) per Farla, la cooperativa laziale che raggruppa 270 farmacie socie e conta oltre 800 farmacie clienti. L’annuncio alla consueta convention di fine anno della società dei farmacisti, organizzata mercoledì scorso – 24 novembre – per fare il punto sui programmi già avviati e sui progetti in cantiere, ma anche per festeggiare il 50° compleanno della cooperativa.

A parlare esplicitamente di «sinergie» il presidente di Farla, Roberto Pennacchio, che nel suo intervento ha tracciato la rotta della cooperativa per l’anno a venire. «Oggi sono poche le cooperative che possono dirsi davvero sane» ha osservato. E se le due principali leve che attualmente i distributori azionano per recuperare liquidità e sostenibilità sono l’acquisto di farmacie di proprietà o le fusioni societarie, «noi non siamo né per l’altra. Abbiamo perseguito una gestione oculata, abbiamo innovato, preferiamo quindi prendere la strada delle intese con altri soggetti della distribuzione a noi vicini, per avviare collaborazioni e condividere intenti».

Come Pennacchio ha spiegato a Pharmacy Scanner a margine della convention, la strada non è stata soltanto tracciata ma è anche stata imboccata. «Abbiamo contatti con alcune realtà della distribuzione analoghe alla nostra» dice «con le quali troviamo empatia e la medesima calibrazione sui temi che consideriamo comuni». In sintesi, si tratta di «cooperative che operano in aree contigue alla nostra, senza sovrapposizioni se non in via marginale».

Tra le iniziative da far maturare nell’ambito della collaborazione a venire c’è innanzitutto l’e-commerce. «Nel 2021 abbiamo impresso una forte accelerazione ai progetti sull’online che avevamo annunciato un anno fa» riprende Pennacchio «l’obiettivo è quello di proporre di comune intesa con i nuovi partner una piattaforma “totale”, che però non penalizzerà le nostre farmacie. Sarà una sinergia attenta e responsabile».

Sull’irrinunciabilità di una presenza sulla Rete ha detto la sua anche Francesco Cavone, director Operations & strategy retail & pharmacy di Iqvia, tra gli ospiti della convention assieme ad Andrea Mandelli, Marco Cossolo e Antonello Mirone, presidenti di Fofi, Federfarma e Federfarma Servizi. «Ormai il 60% degli italiani si informa sul web sui temi della salute» ha ricordato «quindi l’online rappresenta oggi una componente di servizio che le farmacie non possono non dare. Aprire un sito, però, significa farsi carico di un investimento continuativo non indifferente, le farmacie che fanno parte di un network ricevono in tal senso un supporto importante che le indipendenti invece non hanno».

Intanto, la cooperativa si avvia a concludere l’anno con cauto ottimismo. «Se novembre e dicembre manterranno lo stesso andamento dei mesi precedenti» conferma il presidente di Farla «chiuderemo il 2021 molto meglio dell’anno scorso. Ma tocchiamo ferro, perché da quando è scoppiata la pandemia si va avanti nell’incertezza più assoluta e ogni settimana non sai quello che potrebbe accadere la successiva». Ci si può però aggrappare al patrimonio di “accountability” (affidabilità e fiducia) che la farmacia italiana ha maturato in questo anno e mezzo di emergenza sanitaria. «Ci siamo fatti trovare sempre pronti» conclude Pennacchio «abbiamo dimostrato che la farmacia dei servizi è la risposta migliore ai problemi dell’assistenza primaria».

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