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Sofad chiude il 2020 in positivo. E cresce anche Farmà Plus, che ora punta su digital e omnichannel

Filiera

Margine operativo lordo di poco superiore al milione di euro, utili dopo tasse e ammortamenti che toccano i 350mila euro, posizione finanziaria netta (cioè il rapporto tra il totale dei debiti finanziari e le attività liquide) in calo dallo 0,82 del 2019 allo 0,28. Sono alcune delle cifre chiave provenienti dal Bilancio 2020 di Sofad, la società siciliana della distribuzione intermedia partecipata al 50% da Farvima. Approvato in videoconferenza dall’assemblea dei soci, il documento finanziario restituisce l’immagine di un’azienda che prosegue nel consolidamento dei conti e nella crescita dell’attività. «Nonostante la forte pressione competitiva» è il commento del presidente del cda di Sofad, Gaetano Cardiel «crescono volume d’affari e margine mentre restano invariati i costi operativi. Vuol dire che l’azienda ha incrementato qualità del servizio, produttività, tecnologie e reputazione, offrendo condizioni più competitive a soci e clienti».

Sofad, in particolare, chiude il 2020 con i ricavi dalle vendite in aumento del 3,80%, dai 130 milioni del 2019 ai 135 del 2020; crescono anche i ricavi ex dpc, da 865mila euro a un milione (+18,56%) e la quota di mercato, dal 13,6 al 14,5%. Andamento tendenziale positivo anche per il Mol, che dai 653mila euro del 2019 passa a 1,02 milioni (+56%), per gli utili (+53%), per il valore del magazzino (+25%) e per il dividendo ad azione (+30%). Resta invece pressoché invariato il rapporto tra costi operativi e ricavi (+0,02%) mentre cala il rapporto tra crediti verso i clienti e valore della produzione, dal 20% del 2019 al 14% del 2020. «Questi dati» osserva ancora Cardiel «dicono che abbiamo migliorato l’accesso al credito così come abbiamo ridotto l’indebitamento e le dilazioni ai clienti, consolidando un fatturato di qualità».

«Sofad» aggiunge il direttore generale della società siciliana, Alessandro Bruschi «rappresenta un modello innovativo di integrazione tra industria, distribuzione e farmacie, grazie al continuo sviluppo del network Farmà Plus, che conta oltre 130 farmacie affiliate». Nel 2020, si ricava ancora dal Bilancio, il circuito ha aggiunto in Sicilia altre 30 farmacie alle 60 che già contava, per un fatturato complessivo di 24,2 milioni (dai 21,8 del 2019) e un incremento dell’11% degli acquisti da Sofad. «Elevata fidelizzazione degli affiliati, riconoscibilità del brand, category ottimizzato e sviluppo misurabile del sell out in collaborazione con le aziende partner» continua Bruschi «sono le principali caratteristiche di Farmà Plus, che ora punta sull’innovazione digitale per consentire a tutte le farmacie del circuito di incrementare i touchpoint con i propri utenti: spiccano un circuito innovativo di videowall e l’app Farmà, che consentirà gestione dell’aderenza terapeutica, ritiri in farmacia, consegne a domicilio, prenotazione di servizi, videoconsulti e formazione».

Tra i fiori all’occhiello anche il Progetto Bofe (Better outcomes for everybody), uno studio sul campo per misurare outcome e benefici dell’aderenza terapeutica: avallato da una convenzione firmata con Federfarma nazionale e un protocollo d’intesa con l’assessorato alla Salute della Regione Sicilia, dovrà dimostrare la sostenibilità dei nuovi servizi cognitivi per fare della farmacia – sono ancora le parole di Cardiel – «un presidio sociosanitario dove connettere domanda di salute e offerta di servizi sanitari». «Dopo cinque anni» conclude Mirko De Falco, amministratore delegato del gruppo «l’integrazione tra Farvima e Sofad ha segnato in maniera profonda la nostra strategia. La presenza dei farmacisti nella gestione di Sofad, al fianco del nostro management, ha arricchito la nostra capacità di rispondere in maniera efficace alle nuove esigenze delle farmacie, alle prese con un mercato in rapidissima evoluzione».

 

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