Il Sole 24 Ore: Amazon interessata all’acquisto di Esselunga. Ma i Caprotti smentiscono

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La fonte è autorevole ma al momento più che di notizia è giusto parlare di rumor, voce non confermata: secondo Il Sole 24 Ore, Amazon avrebbe mostrato interesse a un’eventuale acquisizione di Esselunga, l’insegna della famiglia Caprotti che conta più di 160 punti vendita distribuiti nel nord Italia. Al momento, spiega il quotidiano economico, si tratterebbe soltanto di approcci, basati «anche su studi di alcune banche d’affari per capire quanto il leader dei supermercati italiani sia sinergico per il business del colosso americano». In ogni caso, prosegue l’articolo, «è da qualche mese che nella comunità finanziaria milanese circolano indiscrezioni su un possibile interesse di Amazon».

I proprietari di Esselunga hanno prontamente smentito: «Nessuna ipotesi di trattativa di vendita è stata mai presa in considerazione, con nessuno e per nessuna ragione» è il commento della famiglia Caprotti raccolto da Il Sole 24 Ore. La news però ha comunque fatto il giro delle testate che si occupano di economia, retail e grande distribuzione, e la maggior parte degli addetti ai lavori che hanno commentato l’articolo sembra d’accordo su un punto: che sia vera o meno la voce su Esselunga, l’ipotesi di un ingresso di Amazon nella gdo italiana non è fantascienza.

Mario Gasbarrino, ex ad e presidente di Unes, oggi amministratore delegato della centrale d’acquisto Decò Italia (gruppo Vegé), ha scritto per esempio su Linkedin che lo scenario ha una sua plausibilità, perché «in futuro oltre a esserci meno negozi – dato che una parte degli acquisti arriverà direttamente a casa – quelli che rimarranno saranno sempre più omnichannel e monomarca». Ma i commenti di giornali e addetti ai lavori chiamano in causa anche altri fatti. E dato che Amazon dispone di una farmacia online (Amazon Pharmacy, per ora attiva soltanto negli Usa) mentre Esselunga conta 26 parafarmacie (che dovrebbero crescere quest’anno di un’altra decina, con le aperture dei nuovi superstore) valutazioni e analisi meritano di essere lette anche da chi lavora nel comparto farmacia.

Per cominciare ci sono i cambiamenti in corso negli equilibri dei mercati internazionali: Amazon figura oggi al secondo posto nella classifica mondiale dei retailer compilata da Deloitte. Walmart si riconferma sul gradino più alto (è lì da vent’anni), il colosso dell’e-commerce toglie la seconda posizione a Costco (un’altra insegna americana) grazie a una crescita del fatturato 2014-2019 del 17,7%, una performance di tutto rispetto tenuto conto che la media tra le top ten si ferma al 4,4% (e ancora non c’è l’effetto pandemia).

Poi ci sono i progetti di Amazon nel retail fisico: negli Usa ha comprato Whole Foods, catena di alimentari organici e biologici con oltre 400 punti vendita, ha lanciato Amazon Go (con esiti contrastanti) e l’anno scorso ha aperto in California il suo primo Amazon’s Fresh Grocery, supermercato da 3.300 mq di soli alimentari (freschi e confezionati). E in Europa? Per ora dispone soltanto di un Amazon Fresh a Londra, inaugurato un mese fa, ma i commentatori concordano sul fatto che il gruppo avrebbe ottime ragioni per allargare la sua presenza nella distribuzione moderna europea in “calce e mattoni”. Innanzitutto incrementerebbe notorietà e fedeltà al suo brand, in secondo luogo disporrebbe di negozi fisici dai quali rivendere i suoi prodotti tecnologici, come Alexa o Fire Tv.

Ma perché partire proprio dall’Italia e da Esselunga? Anche in questo caso le risposte non mancano: il nostro Paese è quello dove l’e-commerce è più indietro (nel grocery l’online vale l’1%, nei Paesi che fanno da apripista arriva anche all’8%) ma promette per i prossimi anni il tasso di crescita più importante. Ed Esselunga, tra le insegne della gdo, è quella che sulle vendite a distanza sta lavorando di più, tanto che oggi il 4% degli acquisti arrivano dall’online. Insomma, per Amazon potrebbe rappresentare una testa di ponte non troppo dispendiosa ma dalle interessanti opportunità. Però i Caprotti hanno smentito su tutta la linea.

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