Studio canadese, 70% dei misuratori di pressione casalinghi inaccurati

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Nel 70% dei casi, i misuratori per la pressione destinati all’uso casalingo sarebbero inaccurati. E’ quanto emerge da studio condotto dall’università canadese dell’Alberta e pubblicato sull’American Journal of Hypertension. Per avere da questi apparecchi rilevazioni affidabili, dicono i ricercatori, bisognerebbe adottare qualche accorgimento, come quello di effettuare misurazioni ripetute. Lo studio ha preso in esame qualche decina di modelli utilizzati da 85 pazienti, con un confronto tra le letture dei diversi dispositivi e quelle di apparecchi professionali. Nel 70% dei casi, i valori espressi dai misuratori casalinghi differiva dallo standard di 5 millimetri di mercurio, nel 30% dei casi di circa 10.

Le differenze sono clinicamente rilevanti, è il responso degli autori, ma si possono adottare alcune cautele per ridurre le inaccuratezze: innanzitutto eseguire più misurazioni, almeno 28 a settimana secondo le linee guida
canadesi. Quindi, “tarare” il dispositivo mettendolo a confronto con un apparecchio professionale. «Prima di basarsi esclusivamente sui valori del modello domestico è meglio confrontarne i risultati con quello usato dal medico curante» scrivono gli autori «inoltre le decisioni sui trattamenti farmacologici dovrebbero essere prese sulla base di rilevazioni multiple. Nessuno dovrebbe iniziare una terapia o cambiare farmaci solo in base a uno o due valori rilevati in un singolo momento».

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