Le carte fedeltà? Per la maggioranza dei titolari aiutano a capire il cliente

Sondaggi in pillole

Per il 60% dei farmacisti titolari le carte fedeltà sono «uno strumento con cui profilare l’utenza e comunicare in modo personalizzato». E’ quanto emerge dal sondaggio lanciato a dicembre da Pharmacy Scanner e “Pillole d’informazione”, il gruppo Facebook riservato ai titolari di farmacia. Obiettivo, misurare opinioni e sentiment dei farmacisti su una delle leve del marketing moderno che più dividono la categoria, le fidelity card: chi proprio non ne vuole sentir parlare, chi si sente tenuto a usarle perché lo fanno tutti, chi è un sostenitore convinto.

Il sondaggio non fa che confermare la frammentazione delle opinioni: se quasi due terzi dei titolari promuovono le carte fedeltà e rivelano di averne colto il ruolo più profondo (segmentare e profilare i clienti per rivolgersi a ognuno in modo personalizzato), l’ultimo terzo invece le boccia senza appello e rifiuta loro il diritto di cittadinanza in farmacia. Per il 28,6% dei farmacisti di “Pillole” che hanno risposto al sondaggio, infatti, le fidelity card sono «la leva che rischia di scardinare il sistema e la professione», mentre un altro 8,3% le definisce «la porta d’ingresso con cui far entrare in farmacia sconti e “treperdue” indiscriminati». Resta infine un 2,6% che invece restituisce alle carte fedeltà una valenza positiva, perché le considera «un’opportunità promozionale, in quanto sono sempre di più gli utenti che la chiedono».

Il sondaggio di questo mese: quale anno sarà?

Ogni imprenditore che si rispetti non inizia il nuovo anno senza una stima di ciò che la sua azienda dovrà affrontare o delle incognite che rendono incerti i mesi a venire. Il secondo sondaggio di Phs e Pillole mira a raccogliere previsioni e sentimenti dei farmacisti titolari per il 2018, l’anno in cui catene e capitale dovrebbero diventare realtà anche per la farmacia italiana.

 

Nel nuovo anno prevedo per la mia azienda-farmacia...

1. Numeri negativi tanto per l’area dell’etico quanto per quella di libera vendita.
2. Segno meno nell’etico e segno più nell’area di libera vendita.
3. Sono ottimista e ritengo che dovrei riuscire a crescere in entrambe le aree, o quanto meno rimanere stabile sui numeri del 2017.
4. Impossibile fare previsioni, viste le incertezze del momento e l’arrivo del capitale.

 

Chi vuole dire la sua ha un mese di tempo, fino al 6 febbraio, per entrare in Pillole di informazione e partecipare alla survey. I risultati verranno riportati nel numero di Pharmacy Scanner del 7 febbraio, quando verrà lanciato il tema del secondo sondaggio.

 

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