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Con il concept store di Apoteca Natura nasce la “health experience”

Filiera

Una farmacia che mette al centro la persona, non i prodotti. E’ la filosofia del “concept store” che Apoteca Natura ha inaugurato a Firenze, con la ristrutturazione dell’esercizio comunale ubicato nel centro Coop di Ponte a Greve: 280 metri quadri, uno staff di 14 persone (13 delle quali farmacisti) e un format innovativo per non dire coraggioso. Dove il claim portante – la persona al centro – viene declinato sull’intero lay out del punto vendita, con una coerenza e una pulizia grafica di forte impatto. «In questa farmacia» puntualizza Massimo Mercati, Amministratore Unico di Apoteca Natura e Direttore Generale di Aboca, l’azienda cui fa capo l’insegna, «non è il paziente che va verso il banco, ma è il farmacista a venirgli incontro».

Tutto, nel format, comunica e sostiene questa rivoluzione copernicana: al centro della farmacia due banchi a isola, strutturati sul modello degli info-point, sono riservati al consiglio e soltanto a quello. Perché le casse sono distanti, accanto all’ingresso, mentre il banco ricette è in fondo, sul lato più lontano del punto vendita. Intersecano queste tre aree – consiglio, ricette e casse – quelli che Mercati chiama «percorsi di salute», ossia itinerari che il cliente può percorrere con l’assistenza del farmacista oppure in piena autonomia, all’insegna – più che della shopping experience – di una “health experience” davvero moderna e personalizzabile.

Il concept store Apoteca Natura di Ponte a Greve, Firenze. Il lay out pulito e arioso si nota già all’ingresso (foto 1 e 2), all’interno invece prevale la leggibilità del category, organizzato per esigenze di salute su 14 tematiche (foto 3). Al centro del punto vendita le due isole dedicate al consiglio (foto 4), mentre il banco ricette è in fondo (foto 5) e si distingue subito per l’innovatività: niente scaffali né cassetti, ma un’esposizione quasi da vetrina che può variare in base alla stagionalità. La cassa (foto 6) è invece disposta a lato dell’ingresso.

E anche qui le scelte sono innovative: lungo le pareti a scaffale, organizzate con un category strutturato per esigenze di salute, si incontrano quattro diversi “focus touchpoint”, forniti di tablet che supportano il consiglio del farmacista grazie all’app realizzata da Apoteca Natura. Dal dispositivo digitale, inoltre, si possono leggere i codici a barre delle confezioni e visualizzare sullo schermo la scheda riassuntiva dei diversi prodotti, con le principali indicazioni. Non siamo ancora alla multicanalità, ma le fasce di consumatori più “phygital” non potranno non apprezzare. Anche perché i tablet non sono a uso esclusivo del personale, ma possono essere consultati anche dagli stessi clienti.

Su tutta la lunghezza del punto vendita, schermi e touchpoint digitali agevolano l’esplorazione personalizzata del consumatore indipendente e “phygital” (foto 1). Inoltre, quattro “focus touchpoint” forniti di tablet agevolano il consiglio del farmacista (foto 2 e 3) e la health experience del cliente (foto 4 e 5) grazie all’app realizzata allo scopo da Apoteca Natura.

Non mancano uno spazio per autoanalisi e telemedicina a prova di privacy (il menù della farmacia comprende tra gli altri emoglobina glicata, sangue occulto fecale, profilo lipidico, rilevazione della fibrillazione atriale, pulsossimetro, holter ed elettrocardiogramma), il laboratorio galenico e un’area meeting raccolta, ma anch’essa ad alta digitalizzazione. «L’aspirazione del format» riprende Mercati «è quella non solo di imprimere un’evoluzione al concetto più tradizionale di farmacia, ma anche di superare il cosiddetto modello di farmacia-drugstore. Con questo format, puntiamo a offrire al cliente un’esperienza incentrata sulla salute consapevole».

Il box per autoanalisi e telemedicina (il menù della farmacia comprende tra gli altri emoglobina glicata, sangue occulto fecale, profilo lipidico, rilevazione della fibrillazione atriale, pulsossimetro, holter ed elettrocardiogramma, foto 1). Tra i reparti lo scaffale del gluten free, che comprende anche freezer per i surgelati.

Quanto al progetto, la tabella di marcia non prevede accelerazioni affrettate: «Ci siamo dati un anno di tempo per testare il concept» spiega a Pharmacy Scanner Massimo Mercati «nel 2018 “vestiremo” allo stesso modo altre due o tre farmacie comunali, poi dal 2019 il roll out». Ossia l’uscita e l’apertura alle affiliazioni, secondo un modello a servizi crescenti anche in base alla realtà delle singole farmacie. «Non puntiamo ad affiliare per fare business ma per caratterizzare» precisa Mercati «quindi prevederemo ingressi a intensità variabile: soltanto il category, oppure il category più servizio di coaching personalizzato, eccetera. Numeri? Ancora non ce ne siamo dati, vogliamo prima vedere come va il format e quale accoglienza riceve».

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