Quale è stata la performance della tua farmacia nel primo semestre del 2017? Quali strumenti utilizzi per verificare la bontà o meno dei primi 6 mesi dell’anno? Soprattutto, dedichi tempo al controllo dei dati? Sicuramente dovresti, perché se non interessano a te figuriamoci agli altri (collaboratori in primis). Discorso a parte le aziende, sempre ghiotte di dati… (vostri).
Visti i tempi si sconsiglia la navigazione a vista e la cieca fiducia nel proprio istinto e sensazioni, ma anzi si raccomanda una costanza e particolare attenzione nella lettura dei dati disponibili relativi alla gestione economica della farmacia. Lasciamo da parte la gestione finanziaria che tratteremo in un secondo momento. Premessa di questo articolo è che i cosiddetti “numeri” non sono altro che il risultato della gestione, quindi qualcosa che è determinato da come si è programmato, organizzato, acquistato, venduto, ecc. Non è quindi corretto prendersela con i numeri nel caso non tornino, tanto meno dare la colpa al Governo, Regione o Asl o Sindacato, ma è necessario capire perché si stiano “vendicando” e cercare di migliorarli intervenendo su quanto di non corretto ed efficiente è a monte.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
Di questi tempi si sconsiglia la navigazione a vista e la cieca fiducia nel proprio istinto, invece si raccomandano costanza e particolare attenzione alla lettura dei dati
Quello che non manca alla farmacia oggi sono le informazioni ed i dati. Probabilmente ce ne sono anche troppi e spesso neanche tanto chiari. Talvolta non sono precisi, ma anche questo non è colpa dei numeri: se il gestionale evidenzia un +20,30% di margine nel primo quadrimestre 2017 puoi essere felice oppure domandarti come hai fatto ad essere così “fenomeno” e scoprire che il primo quadrimestre 2016 la tua marginalità era del 12,27% (caso reale di circa una settimana fa). Il gestionale i conti li fa bene, il problema non è nel calcolo ma nelle omissioni, nei buchi organizzativi, nelle direttive.
Andando oltre il discorso della bontà dei dati, sono tre sono gli strumenti principali a disposizione della farmacia per un corretto controllo della gestione, tutti a portata di mano: il bilancio d’esercizio consegnato dal commercialista, i dati del gestionale sempre disponibile in farmacia, le banche dati acquistabili da società specializzate, in omaggio da vari fornitori o create ad hoc in collaborazione con altri colleghi.
Immaginiamoci la nostra farmacia come un’automobile che ha nel portapacchi i dati di bilancio (la nostra storia/situazione), nel motore quelli del gestionale (la forza motrice) e per fari i dati di mercato (che indicano la la strada). Al volante il titolare; non manca nulla per intraprendere un viaggio.
Cosa possiamo vedere nel bilancio: l’andamento dell’azienda farmacia. Il fatturato cresce o cala? Quale è il mix del fatturato? Il magazzino, il margine, i costi, gli oneri, l’utile… che fanno? Possiamo vedere le varie incidenze (sul fatturato): quanti gli acquisti, quale è il margine, quanto pesano i costi del personale o i costi generali… e se questi sono aumentati o diminuiti.
Senza riferimenti la gestione non viene bene; se anche i dati del gestionale avessero tutti il segno “più”, potrebbero comunque essere insoddisfacenti di fronte ad incrementi ben più sostanziosi del mercato